Sonya Walger parla di Flash Forward e del suo passato a Lost

di Redazione Commenta

Sonya Walger

Sonya Walger è stata intervistata da IGN. L’argomento? Flash Forward (e non solo…). L’attrice ha raccontato che, non appena le e’ stata riferita la trama, la sua reazione e’ stata di entusiamo allo stato puro. Come darle torto? L’idea e’ davvero accattivante.

Sonya definisce il suo personaggio,  Olivia Benford, come una donna forte, complicata, una “mamma lavoratrice”. Olivia è un chirurgo, una moglie adorabile, devota verso il suo lavoro, sempre alla ricerca di tempo da dedicare ai propri figli.

David Goyer, produttore esecutivo, non e’ stato certo prodigo di spoile, tuttavia la Walger deve assolutamente avere qualche pezzettino di informazione sulla trama, sulla quale c’e’ ancora molta riservatezza, così l’intervistatore prova a scoprire qualcosa:  l’attrice mostra il suo più sincero entusiasmo nel parlare dell’espediente dei flashback, che rendono la ricostruzione dell’intero puzzle, inizialmente frammentatissimo, un processo interessante e costruttivo, in grado di tenere sveglio lo spettatore e gli attori stessi.

Saltando di palo in Lost, IGN domanda se, al momento delle ripresen l’attrice era consapevole che The Constant sarebbe stato uno degli episodi migliori di sempre. Lei ammette di essersene accorta e, parlando del personaggio di Penny, spera che  venga escogitata una conclusione degna di questo nome, ma con Lost, si sa, le cose non vanno mai nel verso atteso.

Riguardo il rapporto tra Penny e Desmond, uno dei preferiti dei fan: l’attrice non nega la sua grande soddisfazione del risultato raggiunto.

Una curiosita’ riguarda poi il suo rapporto con Dominic Monaghan. La scena della morte di Charlie coinvolge Penny in primo piano, ma la Walger ammette di aver incontrato Moanaghan la prima volta sul set di Flash Forward!

Del resto la nostra Penny non ha vissuto Lost da protagonista, il che l’ha protetta dall’effetto travolgente che la serie ha avuto su alcuni degli attori: iper lavoro, sessioni con la stampa et simiilia. Se questo sia un bene o meno, certo non tocca a noi deciderlo.

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