Chi conosce a fondo il franchise Stargate forse avrà sentito parlare di James Bamford, coordinatore degli stunt e coreografo per i combattimenti sia in Stargate Atlantis che nel recente Stargate Universe. Il sito tematico GateWorld dedicato al modo di Stargate, intervista Bamford che si racconta in una chiacchierata a tutto campo sulla sua carriera e l’esperienza maturata in una delle serie sci-fi più longeve di sempre.
Si comincia con una bella carrellata sugli esordi di Bamford, dai piccoli ruoli come stuntman in alcune serie tv agli inizi degli anni’90 sino a diventare coordinatore in un altro serial sci-fi di grande successo, X-Files, ma prima ancora le esibizioni di karate, Bamford è cintura nera, che l’hanno portato a lavorare su molti set tra cui quello in cui un suo amico e collega perse la vita, il serial era The Crow, rifacimento televisivo del film con Brandon Lee, in cui Bamford recitava con Mark Dacascos.
C’era una barca che doveva esplodere, il mio amico era una decina di metri di fronte a me, l’esplosione ha scaraventato un pacco di batterie verso di lui…è stato colpito alla nuca, rimase in coma per due mesi, poi decisero che il danno cerebrale era troppo esteso e spensero le macchine che lo tenevano in vita.
Bamford racconta anche della sua esperienza in X-Files, in cui ha addestrò gli attori all’utilizzo delle armi da fuoco e impartì un corso accellerato di combattimento corpo a corpo, poi l’inizio della collaborazione in SG-1 di cui ricorda Talion, un episodio complesso e alquanto sanguinolento, e che Bamford descrive come il più raccapriciante dell’intera serie e che lo vedeva coinvolto in una realistica e violenta sequenza di lotta.
Bamford è restio a rilasciare dichiarazioni su Stargate Universe, ha paura di spoilerare troppo, ricorda che ormai la sua esperienza gli permette di coordinare tutto al dettaglio, calcolando anche qualche fisiologico imprevisto, il giorno dopo l’intervista sarà sul set dell’episodio finale della prima stagione diretto da Andy Mikita.
Bamford ricorda con piacere la disponibilità di Robert Carlyle (Dr. Nicholas Rush) e dell’intero cast, e apprezza l’approccio realistico delle scene di stunt della serie.
Questo è uno show con una forte base di realismo, Chloe (Elyse Levesque) non diventa di colpo un’esperta di kung fu, questo non è Matrix, è Stargate Universe, che mostra gente reale in una situazione irreale…le riprese e le sequenze di combattimento e guerriglia si avvicinano ad uno stile quasi documentaristico.
Questa serie è molto diversa da Atlantis, li c’era più azione, qui ci sono episodi dove se ne vede molta, e altri dove è completamente assente, l’azione è concepita per raccontare una storia, vedrete delle sequenze action che non avete mai visto in Atlantis…ho visto il pilot e sono molto contento del risultato ottenuto, non solo come fan della serie, ma come stuntman e professionista, è stato un gran bel lavorare.