Puntata speciale quella di Switched at Birth trasmessa ieri sera negli Stati Uniti e girata quasi in toto usando il linguaggio dei segni per rendere omaggio ad una protesta realmente accaduta alla Gallaudet University, in cui gli studenti protestarono con lo slogan “Deaf President Now“, ossia vogliamo adesso un presidente sordo.
Intervista da TV Guide, la produttrice Lizzy Weiss fornisce qualche retroscena sull’episodio:
Abbiamo sempre pensato che sarebbe stato divertente girare un episodio senza parole, e quando il network ci ha chiesto se avevamo qualche idea, abbiamo subito pensato che la storyline della chiusura della Carlton sarebbe stata perfetta.
Non avevo mai sentito della rivolta della Gallaudet prima di scrivere il pilot, ma mi è molto piaciuto come è finita la storia, volevano un presidente sordo e lo hanno ottenuto.
La puntata Uprising è stata particolarmente difficile da girare, l’autrice spiega infatti che ci è voluto il doppio del normale, e tutti i dettagli calcolati al millimetro (non ultimo: come mettere i credits senza coprire le scritte sovra impresse per far capire a tutti il linguaggio dei segni):
Volevamo usare la musica per rappresentare la vita interiore dei personaggi e il loro stato d’animo in quell momento, ma ci sono anche scene totalmente silenziose.
Uno dei ‘colpi’ di scena dell’episodio è l’esclusione dalla protesta di Bay (Vanessa Marano) e Noah (Max-Lloyd Jones), che la Weiss spiega di aver voluto per mostrare il ‘razzismo al contrario’:
In ogni movimento per i diritti civili ci sono state battaglie di potere, chi è abbastanza sordo? Chi abbastanza nero? Chi abbastanza gay? Nessuno è mai una cosa a tutto tondo, da qui nascono le battaglie di potere e nel nostro caso non è diverso.