Happy Days ed I Jeffersons superano soglia 45 anni

Le due serie tv culto per eccellenza degli anni 70 “Happy Days” ed “I Jeffersons” raggiungono un bel traguardo nei ricordi degli appassionati e di chi ha vissuto quell’epoca, che come dice il titolo “happy” felice.

I Jeffersons

Il primo episodio andato in onda nell’ormai lontano Gennaio 1975 segnò l’inizio di una delle serie tv “di colore” più di successo di quegli anni, che ricordiamo non erano propriamente rose e fiori per le persone dalla pelle scusa; non che ad oggi la situazione sia tantissimo cambiata, ma quantomeno è migliorata, seppur di poco.

La trama della sitcom parla di George e Louse Jeffersons, una coppia di neri dove lui era imprenditore nel settore lavanderie e lei la classica casalinga che si dedicava al volontariato. Certo un cliché molto in voga di quegli anni, ma se calcoliamo che la serie è durata 10 anni con un totale di undici stagioni, prima di ricevere una cancellazione a causa del calo di ascolti che non gli ha dato un vero e proprio finale.

I Jeffersons dopo il successo imprenditoriale si stabiliscono in una palazzina dell’Upper East Side di Manhattan, solitamente abitata da bianchi ricchi. Lo scontro culturale che ne viene fuori da vita a situazioni spesso esilaranti che hanno contraddistinto la serie, soprattutto sulla questione nero povero che diviene ricco.

Il cast di Happy Days querela la CBS per mancati guadagni

Deadline e Tv Guide riportano una curiosa notizia che vede la CBS portata in tribunale da quattro membri del cast della sit-com di culto Happy Days, gli attori Anson Williams (Potsie Weber), Don Most (Ralph Malph), Marion Ross (Marion Cunningham) ed Erin Moran (Joanie Cunningham), all’appello mancava solo il compianto Tom Bosley (Howard Cunningham) mancato ad ottobre dello scorso anno, hanno presentato una querela per 10 milioni di dollari per rottura del contratto e mancati introiti provenienti dal merchandising, che come si sa rappresentano una vera miniera d’oro.

La CBS è l’attuale detentrice dei diritti di sfruttamento dell’amatissima serie che ricordiamo andata in onda dal ’74 all’84 sulla ABC, quindi gli attori pretendono dalla rete i mancati introiti per l’utilizzo delle loro immagini su fumetti, magliette, album, figurine, giochi, porta-pranzo, bambole, macchinine, magneti, biglietti di auguri, copertine di DVD e soprattutto slot machine da casinò che a quanto pare sarebbero molto richieste.

Sigle Serie TV: un concentrato di 22 temi in 7 minuti

Scrubs

Il nostro cervello associa l’esperienza sonora a quella visiva sfruttando il collante delle emozioni; al di là delle evidenze sperimentali, quelle quotidiane paiono avvalorare tale affermazione: chi di noi non conosce ogni singola nota delle sigle delle proprie serie preferite?

Le note di Happy Days ci hanno svezzato, e l’inquietante ritmo che fa da sfondo al logo di Lost ci accompagnano nella nostra quotidianità (più o meno) adulta; c’è poi chi va oltre, e si appropria della musica, la elabora, e la ripropone, nelle modalità più disparate.

Serie tv: le migliori famiglie della fiction americana secondo Tvguide

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La famiglia ha sempre rappresentato uno degli argomenti centrali per alcune delle serie tv più famose. Deve essere per questo che Tvguide ha deciso di stilare un’interessante classifica: quella delle 50 migliori famiglie della storia della tv.

Difficilmente, presi come siamo dalle serie attuali, potremmo immaginarci il detentore del primo posto: si tratta della Famiglia Brady – ve la ricordate? – la famiglia formata da Michael Brady: vedovo, si risposa con Carol, vedova a sua volta: numero di figli? Tre più tre: fate un pò voi!