Simply TV ha intervistato lo scrittore (nella foto) e l’executive producer Lukas Reiter per parlare della serie che prende spunto dal libro di Grisham, ovvero The Firm (Il socio). L‘8 gennaio sarà il giorno in cui debutterà il primo episodio e c’è da aspettarsi che l’opinione del pubblico avrà una forte influenza, soprattutto perché il libro è diventato un best seller. La versione fornita dalla NBC è una continuazione del film del 1993 ed è per questo che durante la costruzione dello show si è cercato di avere anche Tom Cruise, che nel film interpretò l’avvocato Mitch McDeere.
C’è la possibilità che Tom Cruise torni in qualche modo?
Non credo che ci sia mai stata una possibilità concreta, anche se mi sarebbe molto piaciuto. Ma la storia riprende dopo dieci anni da dove abbiamo lasciato Mitch l’ultima volta e la sua vita è cambiata dopo essere stato per dieci anni in un programma di protezione di testimoni.
Josh Lucas prenderà il posto di Cruise, come andrà avanti la storia?
Non è corretto dire che Lucas ha preso il suo posto perché dopo così tanto tempo la situazione è profondamente mutata e per noi è stato naturale affidarci ad un’altra persona. Sarebbe stato poco verosimile se avessimo ripreso Tom. Qui avremo una versione completamente diversa del Mitch che abbiamo conosciuto anni fa.
Gli altri personaggi come si ritrovano nella loro vita?
Per il pubblico che conosce anche l’altra storia, il primo episodio chiarirà tutti questi interrogativi. Mitch si sentiva finalmente pulito e libero ma ciò che scopriamo all’inizio della puntata è che Mitch scopre che la sua famiglia è ancora vittima delle ripicche e della sete di vendetta dei Moralto. Forse c’è stato qualcosa che non ha calcolato in passato.
Come si comporterà Mitch d’ora in poi?
Si sentirà un uomo braccato e si sente in dovere di difendere la sua famiglia: quindi decideranno di tornare a Washington, dove inizierà una pratica da avvocato senza l’aiuto di nessun altro.
Grisham, cosa ne pensa della serie?
Non ho paura del successo o dell‘insuccesso del prodotto perché il libro può sempre creare un’aspettativa che non si riflette nel film, o in questo caso nella serie. Voglio solamente vedere quale sarà il risultato finale perché so quale lavoro c’è stato dietro e sono molto fiducioso che andrà bene.