The Following, Annie Parisse: “Non fidatevi di nessuno, chiunque può essere un seguace”

di Felice Catozzi Commenta

The Following continua ad attrarre i telespettatori americani (e non solo: lo show è trasmesso anche in Italia da Premium Crime e SkyUno) e TV Guide ha intervistato Annie Parisse, l’agente specializzata in sette Debra Parker: per non perdervi tantissime anticipazioni, continuate a leggere dopo il salto.

Annie Paris spiega tra le altre cose di essere consapevole della frustrazione dei telespettatori perché, nonostante Carroll sia stato otto anni in galera, sembra saperne una più del diavolo: le cose potrebbero però essere cambiate nell’episodio trasmesso ieri sera negli Usa, quando il team ha tra l’altro scoperto che il culto di Joe è anche molto bene fisicamente addestrato:

Si alza l’intensità della posta in gioco, sappiamo che hanno Claire e Joey, ma noi ci stiamo avvicinando al loro nascondiglio; l’essere avanti di Joe? Beh, non sapevamo né lo sappiamo ora quanto sia grande il suo gruppo, pensavamo solo i tre/quattro della fattoria, e invece sono molti di più.

La nostra ‘ignoranza’ è anche quella dei telespettatori, ogni volta che pensiamo di aver capito il bersaglio di Joe, scopriamo che ci sbagliamo, e questo varrà fino all’ultimo episodio dello show.

L’attrice ha anche approfondito il suo personaggio, che come abbiamo scoperto qualche episodio fa si è appassionata di sette anche per motivi personali, visto che i suoi sono in una specie di setta:

Penso prima di unirsi all’FBI ha passato un sacco di tempo a guarire dall’essere stata in culto, e la scelta di specializzarsi in queste cose è un prosieguo del processo di guarigione.

Parisse ha infine invitato i telespettatori a non credere a nessuno:

Questa è una cosa che rende lo show così attraente, Kevin Williamson ha costruito la serie in modo che ogni singola persona possa essere un follower: dovete sempre rimanere con gli occhi aperti.

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