The Following, intervista a Shawn Ashmore e Annie Parisse

di Redazione Commenta

Nella serie televisiva The Following, la nuovissima serie televisiva che parla di un’epica battaglia tra bene e male, abbiamo potuto apprezzare le performance recitative di Shawn Ashmore e Annie Parisse ed in una recente intervista rilasciata a Collider, i due parlano dello show.

Annie Parisse ci racconta di come è entrata nel cast:

Ho una storia differente dal resto dei protagonisti, probabilmente perché mi sono unita dal secondo episodio; proprio per questo ho deciso di unirvi dopo aver guardato il pilot ed è stato eccezionale e facile dire di sì, dato che non ho dovuto immaginare come potesse essere, ma potevo vederlo davanti a me.

Shawn Ashmore ci parla delle difficoltà tecniche di questo show:

In The Following, passato, presente e futuro sono legati ed in continua evoluzione e anche per noi attori, che riceviamo i copioni di volta in volta, a volte è difficile seguire la storia ed a volte ti auguri solo di saper recitare al meglio quella parte, anche se devo ammettere che è meglio non sapere determinate cose perché se si venissero a sapere prima sarebbe difficile ignorarle: adoro questa maniera istintiva di lavorare e penso che questa sia la maniera adatta per far presa sul pubblico.

Shawn Ashmore ci parla poi della relazione col personaggio di Annie Parisse:

Weston rispetta Parker e sa che lei sta facendo il suo lavoro e lo fa bene, ma a volte penso che gli piacerebbe prendere il suo posto; non penso ci potrà essere animosità, ma a volte le decisioni d’istinto di Weston potranno metterlo nei guai, ma dopo tutto la squadra serve anche a condividere gli stessi obiettivi in maniera differente.

Anche Annie Parisse ci dice qualcosa delle interazioni con il personaggio di Shawn Ashmore:

Parker svilupperà un certo senso di protezione verso Weston, perché è molto giovane e non vorrebbe che si facesse male o che rovinasse la sua carriera e lo fa nel momento in cui Weston e Ryan cominciano ad avvicinarsi.

Infine, Shawn Ashmore fa alcune riflessioni sulle polemiche sollevate dalla violenza nello show:

Non si tratta di violenza, ma di thriller: penso che quando la gente guarda uno show come questo vorrebbe semplicemente sentire il cuore battere forte mentre guarda sullo schermo nella totale tranquillità del proprio salotto avvenimenti spaventosi che possano fornire una scarica di adrenalina ed è la cosa che mi piace di questo show e che spero possa essere apprezzata.

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