Gli X-Men e la fobia della diversità nell’era Trump arrivano in prima visione dal 18 ottobre il mercoledì in prima serata su Fox
Dal 18 ottobre i mutanti sbarcano su Fox (Sky 112), a due settimane dal successo del debutto negli Stati Uniti con The Gifted, serie tv ambientata nel mondo degli X-Men e ispirata agli storici fumetti di casa Marvel.
Reed (Stephen Moyer, il Vampiro Bill in True Blood) e Caitlin Strucker (Amy Acker, Person of Interest) hanno una famiglia normale e una vita altrettanto tranquilla, finché non scoprono che i loro figli, Andy e Lauren, sono mutanti. Braccati dal governo degli Stati Uniti gli Strucker sono costretti a fuggire e a chiedere aiuto a un gruppo clandestino di mutanti, iniziando una vita da profughi. Ma si può davvero fuggire da sé stessi?
Protagoniste di The Gifted non sono le epiche storie di eroi dai poteri straordinari a cui siamo abituati al cinema ma le vite di personaggi reali in cui potersi facilmente identificare, con un approccio più sociale e psicologico e la capacità di osservare con senso critico le contraddizioni della società americana.
La serie trasporta lo spettatore nell’universo dei mutanti perseguitati che caratterizza tutta la saga degli X-Men. Chi nasce con il famoso gene X e ha ricevuto in dono dei poteri (il titolo inglese parla proprio di dono, gift) rischia di essere incarcerato brutalmente, nonostante i mutanti della serie non vogliano far male a nessuno. Le loro capacità che potrebbero essere usate per scopi benefici (dal teletrasporto alle facoltà extrasensoriali) sono invece considerate un pericolo per l’equilibrio sociale, di qui il classico scontro fra Stato e supereroe che riprende uno dei leitmotiv della fumettistica americana dal forte carattere individualista.