Il finale di The Good Wife ha lasciato spaesati i fan della serie TV, ecco le spiegazioni dei produttori Robert e Michelle King a TVLine.
Nell’ultima puntata abbiamo assistito a una serie di strane coppie, qual era il vostro scopo?
Robert King:
Sorprendere il pubblico, non volevamo ripeterci. Non volevamo che il finale fosse un meglio delle puntate precedenti, volevamo guardare avanti.
Niente cliffhanger, cosa succederà ai protagonisti principali?
Robert King:
Una delle cose che ci diverte di più dello show è che sembra che tu stia guardando un giocoliere a cui vengono sempre aggiunte nuove palle e stai aspettando che qualcuna le cada per terra. Questo abbiamo pensato che fosse divertente dell’ultimo episodio, quella sensazione di panico che hai quando credi che stanno succedendo troppe cose.Michelle King:
Ci piace l’idea di aver suggerito molti spunti nuovi per la prossima stagione.
Dunque Alicia si diventerà procuratore distrettuale?
Robert King:
Non subito, crede sia un’idea stupidissima, ma Alicia ha già avuto questo comportamento nel passato, dunque, nel corso della sesta stagione prenderà questo ruolo più seriamente.
La quinta stagione è stata piena di cambiamenti per i fan dello show, come pensate di riguadagnare la loro fiducia?
Robert King:
Siamo degli sceneggiatori paranoici, dunque, ci fidiamo ciecamente di loro. Questa stagione era stata programmata fin dall’inizio con l’uscita di scena di Will all’episodio numero 15, avevamo paura di perdere spettatori. Il nostro obiettivo non è far soffrire il pubblico, siamo sempre molto attenti, ma la morte di Will quest’anno ci ha fatto pensare seriamente alle ripercussioni.
E la scena di sesso fra Cary e Kalinda?
Robert King:
È stata molto difficile da girare, penso che non sia qualcosa alla Games of Thrones, ma era un po’ disgustosa. Cary è stato ferito, crede che Kalinda non lo rispetti e voleva essere “l’aggressore” nella relazione sessuale, ma ovviamente si è sbagliato. Credo che è stata ideata per dar fastidio e con Michelle abbiamo discusso molto su questa scena.