Si parla molto in questi giorni del ritorno di The Killing con la seconda stagione. Collider.com ha intervistato Billy Campbell, alias Darren Richmond, ecco cosa ha risposto…
Sei rimasto sorpreso dal modo in cui è finita la prima stagione?
No, non lo sono stato per niente.
E invece le reazioni dei fan ti hanno sorpreso?
Si, quello penso di si. Ho visto la versione originale danese prima di girare, e loro la terminano nello stesso modo. Probabilmente quindi, lo slogan “Chi ha ucciso Rosie Larsen?” deve avere creato delle aspettative molto precise, che poi si sono trovate disilluse.
Quanto ti dicono riguardo il futuro del tuo personaggio? E quanto invece vieni a scoprirlo solo dal copione?
Scopro tutto dal copione. A primo acchitto preferisco non sapere, davvero. Molti altri si preoccupano di chiedere e di informarsi, ma io sono più zen da questo punto di vista. Per me lo show è come un romanzo a puntate, ed ogni nuovo copione che ricevo scopro nuove cose.
Ti piace il tuo personaggio?
Beh, mi piace ciò che penso di sapere.
Come ti comporti quindi riguardo il fatto che devi interpretare un personaggio di cui non sai molto?
Questa è una delle cose più interessanti. Non so se sono un killer, se sono una vittima, non so nulla di lui. Quindi recito nel miglior modo possibile, ed è un ottimo esercizio pratico.
Hai sentito dai fans, personalmente, quando sono giunti a quelle reazioni sul finale?
Si, alcuni erano molto delusi dal finale, alcuni su internet sono stati più che furiosi, anche offensivi, ma non mi è interessato, perché credo che guarderanno anche la seconda stagione, e poi perché alla fine della seconda sarà tutto più chiaro.
Sei circondato da un terribile cast nello show, ma il tuo personaggio è isolato allo stesso tempo. Ti sei mai pentito di non avre potuto girare più scene con gli altri attori del cast?
Si, certo, ma non mi sono mai lamentato perchè comunque lavoro con due ottimi attori (Kristin Lehman and Eric Ladin). Sicuramente mi sarebbe piaciuto lavorare anche con gli altri. Il cast è particolarmente brillante, così tento di adattarmi.
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