Per otto stagioni abbiamo assistito a tante morti in The Vampire Diaries, ma nel finale di serie questo termine ha assunto un altro significato. Scopriamo come.
Chiunque avesse già assistito al finale di serie di The Vampire Diaries non avrà problemi a leggere questo post; se invece non siete ancora giunti alla visione dell’ultimo episodio che chiude otto stagioni dello show di Julie Plec, interrompa la lettura qui. Allerta spoiler dopo il salto.
Come sapete, per voi che avete visto l’episodio in questione di The Vampire Diaries, la grande morte prefigurata non era altro che quella di Stefan Salvatore, che si è sacrificato per rispedire Katherine all’inferno e salvare Mystic Falls.
Il produttore esecutivo Julie Plec spiega il processo di elaborazione che ha portato alla morte di Stefan:
Questa è stata una storia dove la posta in gioco era così alta da sfidare la vita e la morte, nessuno avrebbe potuto credere al reale rischio se non fosse morto qualcuno. È una grande lezione e Stefan è in pace dopo la sua morte.
Per quanto riguarda Damon ed Elena, che si sono stati separati pacificamente:
La pace è un’esperienza individuale o è un’energia condivisa? Se il primo momento di Elena in pace che si è riunita con la sua famiglia, forse si può pensare che una vita vissuta appieno porta ad una pace che ci permette di trovare coloro che abbiamo perso.