Tv Guide ci propone quest’oggi un’intervista a Robert Kirkman, autore della serie a fumetti cui si è ispirato Frank Darabont per il suo The Walking Dead, nonchè executive del serial che ha appena chiuso i battenti con un esplosivo finale di stagione.
Dopo il salto vi proponiamo un sunto dell’intervista che avvertiamo ricca di spoiler per quanto riguarda l’episodio finale della prima stagione, quindi chi non ha ancora visionato la puntata prosegue la lettura a suo rischio e pericolo.
Abbiamo lasciato un manipolo di sopravvissuti intento a fuggire dal CDC dopo aver scoperto non solo che il luogo non era sicuro, ma che era in procinto di auto-distruggersi dopo aver fallito alcuni test su campioni di cervello utilizzati per una ricerca che aveva come scopo ultimo una cura per l’epidemia di zombie.
Kirkman è soddisfatto della tappa del gruppo di sopravvissuti al CDC, che confessa essere tutta farina del sacco di Frank Darabont creata appositamente per la serie televisiva, un escamotage che ha fatto scoprire che la natura dell’epidemia è globale e come funziona il cervello di uno zombie rispetto a quello di un essere vivente, ponendo le basi per lo sviluppo della seconda stagione.
Una scelta funzionale che Kirkman apprezza anche se non è molto d’accordo sullo svelare troppo e ricordando la dipartita del dr. Jenner e Jacqui (Jeryl Prescott) anticipa che le ultime parole sussurate da Jenner a Rick hanno dato un’idea di quello che andremo a trovare nella prossima stagione.
Kirkman parla anche dell’uso dei flashback nella parte iniziale dell’episodio, che hanno mostrato stralci dell’inizio dell’Apocalisse e di come Shane abbia deciso di abbandonare il suo amico Rick, ma solo dopo essersi accertato che fosse morto, quindi se fino al quinto episodio si è pensato a Shane come un personaggio negativo, questa nuova serie di informazioni getta una luce totalmente diversa sul personaggio riabilitandolo.
Per quanto riguarda il proseguo della serie e il suo allinearsi al fumetto, Kirkman ricorda l’ulteriore cambiamento in negativo di Shane poco prima della sua morte, ma avverte di non prendere la trama dei fumetti per vangelo quando si tratta di serie tv, ma ci tiene a precisare che non sta dicendo che Shane supererà indenne tutta la seconda stagione, ma solo che ci potrebbero essere dei cambiamenti in tal senso.
Riguardo i personaggi da introdurre nella seconda stagione Kirkman e Darabont già si sono confrontati, quindi dovremmo vedere la fattoria degli Hershell e il debutto di Maggie come interesse amoroso per Glenn (Steve Yuen) e poi Darabont è irremovibile sull’introduzione in netto anticipo sul fumetto di Michonne e la sua letale katana.
Per quanto riguarda il personaggio di Merle Dixon interpretato da Michael Rooker, che ricordiamo essersi amputato una mano dopo essere stato abbandonato ammanettato in un magazzino, potrebbe secondo alcuni pur non comparendo nel fumetto roiginale trasformarsi nel violento Governatore della citta di Woodbury, personaggio senza un braccio presente nel fumetto che Kirkman e Darabont sono intenzionati ad utilizzare nella seconda stagione.
A proposito di Merle Kirkman si dice un fan del personaggio, ma non sa se e quando lo potremo rivedere all’opera, glissa su una sua eventuale ricomparsa in veste di Governatore anche se ammette che Darabont e il resto del team di autori hanno grandi progetti per il personaggio.
Kirkman conclude l’intervista parlando del debutto della seconda stagione che la rete vorrebbe pronta per Halloween 2011, anche se l’autore pensa che del tempo in più aiuterebbe la serie a scegliere le storie migliori da raccontare che possano dare un degno seguito al memorabile finale della prima stagione.
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