Torniamo ad occuparci di Torchwood: Miracle Day, con un nuovo trailer promozionale della quarta stagione dell’amatissima serie fantascientifica made in England che per l’occasione si cimenta con una co-produzione statunitense, raccontando di una innaturale immortalità che colpisce su scala globale l’intero genere umano, regalando una dolorosa e indesiderata longevità afflitta dall’insorgere di malattie e debilitante vecchiaia, oltre ad un esplosivo sovrappopolamento destinato a cancellare in pochi mesi la popolazione mondiale.
Il sito Deadline ci mette al corrente che la nuova stagione che debutterà il prossimo 8 luglio ha avuto la maggior parte delle location situate negli States e che grazie alla partnership produttiva statunitense il budget a disposizione è notevolmente lievitato, si parla per dieci puntate di un costo dieci volte superiore al costo della produzione media della serie in patria.
Al fianco della star John Barrowman ci sarà il veterano Bill Pullman, Barrowman che torna a vestire i panni del capitano Jack Harkness, che con il fattore immortalità ha una certa esperienza, ha descritto con entusiasmo la sorprendente trasferta americana parlando non solo di una messincena più spettacolare, ma anche di una chimica sessuale più esplosiva, oltre a scene di stunt che purtroppo l’attore pur volendo non ha potuto eseguire per questioni di sicurezza e scene altamente spettacolari che in Galles non si sarebbero potute girare, costringendo in quel caso gli autori a riscrivere il copione, Barrowman per fare un esempio cita la sequenza d’apertura della premiere che vedrà coinvolto un elicottero in volo.
La nuova serie avrà anche alcune piccoli aggiustamenti rispetto all’originale, tra questi una a livello di costumi e look, ad esempio il cappotto del capitano Harkness è stato leggermente modificato nel taglio oltre naturalmente a variarne il tessuto per le molte sequenze californiane, Barrowman tranquilizza i fan affermando che la serie manterrà intatte le sue caratteristiche alternando momenti umoristici ad altri ad alto tasso di drammaticità, l’attore afferma che la trasferta americana porta la serie ad un necessario e fisiologico livello successivo.