Se avete già nostalgia di Defiance e volete saperne di più di Amanda Rosewater, siete nell’articolo giusto: subito dopo il salto, infatti, troverete alcune dichiarazioni che l’attrice Julie Benz ha rilasciato a proposito dello show e del suo personaggio.
Sul suo personaggio, ci dice:
Amanda è stata scelta per essere il sindaco di Defiance, la città dove gli umani e le sette razze di alieni cercano di coabitare; è un’idealista e non era pronta a ricoprire questa carica, che le è stata assegnata per un motivo che si è scoperto alla fine dell’episodio e la collaborazione con Nolan sarà sicuramente un’ancora di salvataggio nella gestione di questo complicato sistema di coabitazione tra persone così differenti.
L’attrice continua a parlarci di Amanda, aggiungendo:
Mi sono divertita ad interpretare una ragazza che non sia sexy, ma che funga da guida morale e da voce della coscienza per la serie ed inoltre la mia amica Jaime Murray ha un corpo mozzafiato e sarebbe un peccato non farle girare qualche scena seminuda; ovviamente l’essere la coscienza di Defiance non tutela il mio personaggio dalle scelte sbagliate, dato che come tutti, anche Amanda ha un lato oscuro, che verrà esplorato parzialmente nella prima stagione ed approfondito nella seconda, ma l’idea generale è che la donna lavori anche ai confini della legge con l’obiettivo di fare la cosa universalmente giusta.
Sul successo degli show postapocalittici in questo periodo, ci dice:
Credo che tutti si chiedano che ruolo possano ricoprire in previsione di una catastrofe ed è questo lato che viene stuzzicato dagli show come il nostro.
Infine, la donna condivide con noi un paio di curiosità dallo show:
La mia razza preferita è senza dubbio quella dei Sensoth, che sembrano i classici grandi orsi dal cuore tenero ed apprezzo particolarmente Sukar, il leader degli Iranthients ed il suo guardaroba ed a proposito di questo, devo ammettere che a volte faccio fatica a riconoscere i miei colleghi senza trucco o protesi: i truccatori hanno fatto un grande lavoro con noi.
Photo Credits | Getty Images