In un’intervista esclusa a Deadline, Ryan Murphy rivela come sceneggerà la morte di Cory Monteith in Glee – un episodio che viene descritto come “un tributo amorevole e un’occhiata sincera e affettuosa al modo in cui i giovani elaborano il lutto” – esprimendo anche alcune considerazioni sul come sia tornare a lavorare allo show senza l’interprete di Finn Hudson: dopo il salto, la traduzione completa del suo intervento.
Ecco la lettera di Ryan Murphy:
Sono momenti difficili, siamo passati senza pause dal memorial al lavorare ai due episodi dei Beatles: penso siano divertenti e ottimisti, come abbiamo sempre programmato le cose.
Il difficile di queste settimane è stato nascondersi per scrivere l’episodio tributo, c’erano un sacco di cose da decidere: come fare i conti con questa morte? Abbiamo pensato far morire Finn per overdose, ma poi abbiamo cambiato idea.
Abbiamo pensato di non dirvi, del tutto o in parte, come morirà Finn, l’idea è di celebrare la vita del personaggio: potrebbe sembrare strano ad alcune persone, ma sarebbe da sfruttatori farlo in altro modo.
Cast e crew si sono confortati l’un l’altro stando insieme, rendendo omaggio ai Beatles: sul set alcuni hanno pianto, è stato difficile per molte persone, ma la cosa più difficile doveva ancora arrivare: abbiamo cominciato questa settimana a girare l’episodio tributo, non abbiamo ancora finito, dobbiamo ricevere l’approvazione di e20th Century Fox Television.
Personalmente credo sia un tributo affettuoso, un’occhiata onesta e sincera a come i giovani fanno i conti con il lutto: dopo questo episodio, ci prenderemo due o tre settimane di pausa perché è stato un episodio difficile da scrivere.
Abbiamo amato Cory e abbiamo amato Finn, non avere entrambi è una grande perdita che fa male al cuore e abbiamo cercato di proporre un episodio che racconti non solo il nostro dolore, ma anche quello dei fan.
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