Al TCA Tour 2013 c’è stato anche il tempo per parlare di Homeland, ecco qualche spoiler dai protagonisti Claire Danes, Damian Lewis, Rupert Friend e dai produttori Alex Gansa e Howard Gordon; ovviamente, attenzione agli spoiler ed evitare assolutamente di leggere se non siete a pari con la messa in onda americana (o con quella di FOX Italia che ha trasmesso qualche mese fa la seconda stagione).
Partiamo da Carrie, la Danes ha anticipato che per delle ragioni in cui crede fermamente il suo personaggio ha smesso di prendere le medicine; Carrie e Saul (Mandy Patinkin) saranno molto legati – ma ad un certo punto il secondo farà qualcosa che la prima vivrà come un tradimento – perché assai colpiti dal trauma del season finale, e si sentiranno entrambi colpevoli e responsabili per le morti occorse. Spiega l’attrice:
Carrie è da sempre seduta sulla sua bomba personale, è un dilemma impossibile perché prendendo le medicine non funziona bene, ma sta anche peggio senza di esse; tenta di trovare un ‘luogo’ tra queste due opzioni, dove sia altamente performante, ma per gran parte della stagione non sarà così.
Come già dicevamo nei giorni scorsi, almeno nei primi episodi non vedremo Damian Lewis, Brody è infatti fuggiasco e Gansa ha spiegato che sì, alcuni telespettatori si arrabbieranno, ma la scelta è stata necessaria:
La decisione di non avere Brody nei primi due episodi è stata funzionale alla storyline, Brody è in fuga ed è il criminale più ricercato del mondo, deve stare basso.
Quando lo rivedremo scopriremo in che stato è (è nascosto da qualche parte, in un luogo sicuro? E’ perso?), e spero che quando lo rivedremo sarà una cosa interessante.
L’autore ha rifiutato di commentare quando rivedremo Brody, se ci saranno altre morti nella terza stagione, l’unica concessione spoilerosa è che rivedremo la famiglia del sergente, considerato che tragedie come quelle della scuola Sandy Hook o delle bombe alla maratona di Boston hanno fatto capire agli sceneggiatori l’importanza delle persone dietro alle tragedie:
Le famiglie hanno sfilato di fronte alla telecamera e pensavamo fosse una strada interessante da percorrere: come sarebbe la loro vita se dopo questo devastante attacco, il loro padre e marito fosse la persona accusata di averlo programmato?
Se nella seconda stagione ci sono stati alcuni problemi di credibilità – ma Gansa ha ricordato le undici nomination agli Emmy, come a dire che qualcosa significheranno – la terza stagione sarà incentrata sul prezzo che essere un agente dell’intelligence richiede; rivela Gansa:
La stessa CIA sarà sotto processo, la gente si chiede: se l’agenzia non può proteggersi, come può proteggere gli americani?
Aggiunge Gordon:
Saul si troverà in una posizione difficile, soprattutto perché dovrà prendere delle decisioni in prima persona e, visto che è in discussione l’esistenza della CIA, dovrà prenderne alcune poco ortodosse.
La terza stagione sarà ancora internazionale – alcune scene sono state girate in Portorico e non è esclusa una tappa in Israele – e Carrie e Quinn potrebbero avvicinarsi: conclude Friend:
Tra loro c’è rispetto reciproco, ed entrambi sono disposti a cose estreme per fare al meglio il loro lavoro.
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