Monday Mornings, Keong Sim: “Il mio personaggio è la bussola morale dello show”

di Felice Catozzi Commenta

Keong Sim interpeta il dottor Dr. Sung Park in Monday Mornings, medical drama TNT di cui ci rivela qualche curiosità e dietro le quinte sul suo personaggio.

A proposito della scelta di apparire in Monday Mornings, Keong Sim spiega:

E’ stato istintivo, a parte il pilot non sapevo come si sarebbe evoluto il personaggio, ma non c’erano molte opportunità del genere per un attore della mia età e della mia nazionalità.

Ad entusiasmare l’attore anche il team creativo della serie – oltre David E. Kelley, con cui Sim aveva lavorato anche in Harry’s Law, il dottor Sanjay Gupta, autore del libro da cui è tratta la serie, e il regista/producer Bill D’Elia:

Durante la lettura dei copioni mi hanno detto, qualunque domanda hai, non esistono domande stupide: il problema è che loro rispondono con metafore di baseball o footabll, che io scherzando gli dicevo di non capire.

Ma le sceneggiature sono fantastiche e rendono il nostro lavoro molto più facile, e sia Kelley che gli autori sono aperti ai nostri suggerimenti e feedback, ed è grandioso avere sul set anche il dottor Gupta.

Sim ha anche spiegato che la cosa che rende differente Monday Mornings dagli altri procedurali è il fatto che i pazienti non sono solo casi di puntata ma tornano per più puntate; per quanto riguarda il suo personaggio:

Non penso che sia arrogante, ma molto sicuro di sé e penso che nel corso degli episodi si capisca come sia un po’ la bussola morale dello show: per me è interessante la sua integrità, ed è un personaggio divertente da interpretare.

Se ci sarà una seconda stagione, sarà bello vedere come si evolverà il dottor Park.

Altra cosa divertente, le scene in cui tutto il cast si trova ad interagire insieme, durante gli incontri dello staff:

Le riprese sono lunghe quando dobbiamo girare le scene nella stanza 311, ma mi diverto molto con Bill Irwin, Alfred Molina, Ving Rhames e Jamie Bamber, così come con Emily e Sarayu Rao.

Mi piace molto la mia relazione con il dottor Hooten, ma anche quelle con il dottor Wilson, brillante neurochirurgo, al pari del mio personaggio, ma più bello e con più ‘grazia’.

Ma mi piacciono anche le (poche) scene con il personaggio di Ving, ex giocatore diventato brillante chirurgo,e quelle con la mia famiglia – moglie e tre figli e, al di fuori dei personaggi regolari, mi è molto piaciuta la scena che ho girato con un violista, insieme abbiamo suonato un duetto di Bach.

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