Per la prima volta dalla sua ascesa, Netflix registra una forte perdita di utenti, ma le "soluzioni" pensate rischiano aggravamento.
Netflix ha registrato una grande perdita di guadagni ieri in quanto ha riferito di aver perso 200.000 abbonati nella finestra trimestrale da gennaio a marzo, l’opposto della crescita costante che vuole vedere. Ciò è stato in realtà più pronunciato negli Stati Uniti e in Canada, dove ha perso 640.000 abbonati nel trimestre, compensato dai guadagni nel mercato dell’Asia del Pacifico. Gli analisti di Wall Street possono analizzare le ragioni di queste perdite anche se la ragione è abbastanza ovvio: il costo mensile di Netflix rispetto alla concorrenza è spropositato. Anche il minimo sindacale dei 10$ al mese non si avvicina ad un Disney+ che si attesta sugli 8$ al mese, o ancor meno un Amazon Prime che in Italia costa 36€ all’anno se non siete studenti, altrimenti il costo è 18€ all’anno. Inoltre il minimo sindacale per Netflix non ha nemmeno la visione in HD e nel 2022 tutto questo non ha proprio senso.
Dunque Netflix è sicuramente il più costoso dei servizi, ma non è l’unica considerazione. Di recente anche il malcontento sulla qualità del suo catalogo ha sicuramente influito sulla perdita. Nessuno contesterà che Netflix non ha più contenuti di tutti i suoi rivali. Diranno che è quello per cui stai pagando con il prezzo più alto. Eppure, se stai cercando serie culturalmente rilevanti e amate dalla critica/dal pubblico, Netflix sembra spesso avere offerte peggiori rispetto ai suoi rivali. Altri streamer stanno facendo di più con meno. Disney Plus ha una grave mancanza di contenuti per adulti, eppure stanno dominando tutto l’anno con qualsiasi programma Marvel o Star Wars sia in onda.
Un altro motivo è la pratica degli account condivisi introducendo un costo aggiuntivo per chi vorrà condividere la propria password. A quanto pare gli utenti non stanno per niente gradendo questo politica e di fronte all’ennesimo rincaro molti non ci stanno. I commenti alla notizia sui social non lasciano dubbi: molte persone sono pronte a rinunciare all’abbonamento di Netflix e sono talmente arrabbiati che alcuni inneggiano già alla pirateria. Se pensate che tutto questo sia sufficiente per giustificare il calo, allora sappiate che Netflix ha proprosto anche l’introduzione della pubblicità, che è praticamente uno dei vantaggi migliori che lo streaming in generale potesse avere, altrimenti è come guardare la tv normale, oltre che ad essere una presa per i fondelli per chi paga perché non vuole vedere pubblicità. Insomma sembra che Netflix si stia dirigendo verso un fallimento se qualcuno dei piani alti non decide di fare dietro front.