La serie di sci-fi Netflix Sense 8 termina dopo due stagioni, il servizio di streaming conferma con una dichiarazione ufficiale
Dopo 23 episodi, 16 città e 13 paesi, la storia di Sense8 è arrivata al termine: Cindy Holland, responsabile dei contenuto originali di Netflix, ha reso ufficiale tramite una comunicazione la cancellazione dello show dopo due stagioni.
Lana e Lilly Wachowski (trilogia di Matrix) e J. Michael Straczynski (Babylon 5) hanno creato la serie, con Grant Hill come produttore esecutivo: Sense 8 è stato uno spettacolo scritto e diretto dalle Wachowski per gran parte della prima stagione (Lana è andata avanti da sola nel corso della seconda stagione, quando Lilly si è presa del tempo per concentrarsi sulla sua transizione di genere).
Sense 8 presenta ritratti positivi di personaggi transgender, lesbiche e gay. Le Wachowski, entrambe donne trans, hanno proposto diversi tipi di rapporti, da quello etero a quello tra due uomini gay ad uno tra una donna transgender e una donna lesbica.
L’originalità di Sense 8 si contraddistingue l’attuale tendenza a riciclare, riavviare o rielaborare vecchi spettacoli e film: la storia ruota intorno ad otto sconosciuti che improvvisamente sono legati psichicamente in una cerchia di sensate.
Ricordiamo il poliziotto di Chicago Will Gorski (Brian J. Smith), la dj islandese Riley Blue (Tuppence Middleton), l’attore messicano Lito Rodriguez (Miguel Angel Silvestre), la donna d’affari coreana Sun Bak (Doona Bae), la ragazza attivista trans gender di San Francisco Nomi Marks (Jamie Clayton), l’autista di autobus di Nairobi Capheus Onyango (Toby Onwumere), la ricercatrice farmaceutica indiana Kala Dandekar (Tina Desai), il gangster tedesco Wolfgang Bogdanow (Max Riemelt).
Il produttore Sense 8 Roberto Malerba ha dichiarato che ogni episodio della seconda stagione è costato 9 milioni di dollari, quindi il denaro potrebbe essere uno dei fattori della cancellazione dello spettacolo.