Con l’avvento delle piattaforme d’intrattenimento in rete (una su tutte è Netfix, che si pone all’avanguardia con le produzioni originali di altissimo livello) YouTube ha avvertito evidentemente di non avere più leadership sul fronte globale e, temendo eventuali passi in avanti dei competitors – che offrono contenuti di qualità a differenza del tubo in cui ogni tipo di audiovisivo può essere uplodato, dovrebbe presto essere ufficializzata una vera rivoluzione nelle attività del sito web: presto sarà possibile usufruire di servizi a pagamento dalle diverse emittenti televisive che entreranno nel progetto per offrire serie tv o film per gli abbonati.
Il Financial Times riporta che le trattative sono ormai in attesa solo della firma che sancirà l’evoluzione di YouTube: secondo il quotidiano, dovrebbero sbarcare in rete circa 50 canali tematici, con abbonamenti mensili a partire da 1.99 dollari; la notizia segna un punto di svolta per il portale controllato da Google, che permette da anni la visione e la condivisione di video su internet gratuitamente.
Le statistiche riportano che mensilmente c’è una media di circa 1 miliardo di persone che si connettono a YouTube trascorrendo una media di sei ore per utente.
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